GLI OBLATI DI SAN GIUSEPPE SULLE ORME DEL BEATO GIUSEPPE MARELLO
da cinquant'anni al Santuario dello Sterpeto

Il 13 marzo scorso mi trovavo con alcuni confratelli a Roma, in Vaticano. Eravamo stati convocati come "uditori" al Concistoro dei Cardinali, in cui il Santo Padre avrebbe preso in considerazione alcune canonizzazioni: fra i nove prescelti c'era il nostro Padre Fondatore: il Beato Giuseppe Marello. Quel giorno ascoltammo dalla bocca del Santo Padre l'annuncio tanto atteso: il prossimo 25 novembre 2001 il Beato Giuseppe Marello sarà proclamato "Santo".
È un dono grande che ci viene fatto ma è anche un'occasione per ricordare e riflettere per noi oblati e per tutti coloro che ci sono vicino, i laici che collaborano con noi e tanti altri in mezzo ai quali svolgiamo il nostro apostolato.
I cinquant'anni della nostra presenza allo Sterpeto rappresentano una tappa di un cammino che stiamo percorrendo nello spirito del nostro Fondatore. Nel 1878 il Beato Giuseppe Marello aveva aperto la "Casa di San Giuseppe" per coloro che volevano "seguire dappresso il Divino Maestro". Nel 1950 un suo figlio spirituale, P. Mario Viola, che percorreva le strade polverose della Puglia alla ricerca di giovani che volessero seguire Gesù nello spirito di San Giuseppe, vedendo il Santuario dello Sterpeto, pensò che lì poteva sorgere la "Casa di San Giuseppe", un Seminario per i ragazzi che volevano scoprire la loro vocazione e mettersi a servizio di Gesù nello Spirito di San Giuseppe.
Gli oblati, nel 1951, incominciarono allo Sterpeto come San Giuseppe a Betlemme, quando dovette sistemare un'alloggio di fortuna, dove la Vergine Santissima potesse dare alla luce il Figlio di Dio. Poi, con la collaborazione di tanti devoti, fu completato il Seminario e sorse il nuovo Santuario. La devozione dei barlettani alla Madonna è cresciuta insieme al Santuario, mentre, accanto ad esso, dei ragazzi si preparavano a vivere l'ideale giuseppino per portarlo nel mondo. Vorrei solo ricordare alcuni oblati che restano nel cuore di chi conosce la storia di questi cinquant'anni: P. Giovanni Viola (fratello di P. Mario), P. Mario Crispoldi, P. Mario Pascolo… Insieme a loro altri oblati di San Giuseppe si sono avvicendati, contribuendo a far crescere la devozione alla Madonna, in questo luogo tanto caro a tutti i barlettani.
La "Casa di San Giuseppe" ebbe due ospiti importanti: Gesù e Maria e, il Beato Giuseppe Marello fu un grande devoto di Maria, che lo aveva accompagnato nei momenti decisivi della vita, facendo da Mamma a lui, che all'età di quattro anni era rimasto orfano della mamma terrena. Maria lo aveva guidato nel cammino verso il sacerdozio e nel passaggio alla vita eterna: nel Santuario di Maria a Savona il Beato Giuseppe Marello celebrava la sua ultima Messa il 27 maggio 1895, tre giorni prima di morire.
Egli diceva: "Maria SS. è la via per andare a Gesù: tutti i santi furono devoti a Maria" (Scritti e insegnamenti, p. 179). E aggiungeva: "Animiamoci all'esempio di Maria SS. Immacolata, la quale praticò sì perfettamente le piccole virtù, che la innalzano poi a così eminente santità e grandezza. Ammiriamo quell'ineffabile bellezza dell'anima di Maria, la quale non è che un bellissimo disegno, che consta di tanti piccoli punti, tutti perfetti. La bellezza di Maria, infatti, non si compone che di tante piccole virtù, ma tutte così perfette che, compendiate nella sua bell'anima, la resero tanto bella, tanto grande, tanto prediletta del Signore. Contempliamo la carità, l'umiltà, la prudenza, la sincerità, la semplicità in cui si esercitò Maria SS. e procuriamo d'imitarla per quanto ci è possibile, mortificando il nostro giudizio, il nostro amor proprio, la nostra accidia e via dicendo" (ivi, p. 213). Concludeva così la sua preghiera a Maria: "Io mi consacro a Te per tutta la mia vita, con tutto ciò che ho, e tutto ciò che sono, nella ferma speranza che Tu non mi abbandonerai, ma mi condurrai con Te in cielo" (ivi, p. 214).
Con Giuseppe Marello, prossimo "Santo" affidiamoci anche noi all'intercessione e alla guida di Maria SS. nel cammino verso la santità. Invochiamo la sua intercessione perché altri giovani ascoltino e seguano la voce di Gesù che li chiama al suo servizio nello spirito di San Giuseppe che il Beato Giuseppe Marello ci ha proposto come modello.

Padre Lino Mela, osj
Superiore Generale

 
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