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IL BOLLETTINO |
60 anni degli Oblati di S. Giuseppe
allo Sterpeto
di P. Ferdinando Pentrella osj
Introduzione
L’8 aprile 2011 si compiranno 60
anni dalla venuta degli Oblati di S.
Giuseppe al Santuario dello Sterpeto
per custodire la venerata Icona della
Madonna con il luogo sacro a Lei
dedicato e per il servizio religioso ai
devoti ed ai pellegrini.
Già da ora cominciamo a celebrare
il Sessantennio rievocandone la
storia su questo Mensile dello Sterpeto.
Utilizzeremo in parte ciò che il
noto storico locale Dott. Renato Russo
dice con due sue opere: il Santuario
Maria SS. dello Sterpeto – Profilo
storico, Editrice Rotas, Barletta
1997, pp. 107-130; Le cento chiese
di Barletta – Dagli Ordini mendicanti
al XX secolo, Editrice Rotas, Barletta
1998, pp. 450.519-526. Ma soprattutto
ricorreremo ai documenti degli
Archivi dello Sterpeto, dell’Archivio
Generale e dell’Archivio Provinciale
degli Oblati di S. Giuseppe.
Per il primo trentennio abbiamo
due documenti di prima mano: il
manoscritto della Cronistoria della
Comunità degli Oblati allo Sterpeto,
scritto per i primi anni da P. Giovanni
Viola dall’inizio alla sua morte, e la
memoria dattiloscritta “Le vie misteriose
della Provvidenza” di P. Mario
Crispoldi. Spesso riporteremo i testi
di queste due fonti, inserendo tra parentesi
le nostre note esplicative.
Personalmente sono grato al Rettore-
Parroco P. Gennaro Citera per
avermi chiesto di scrivere su queste
pagine il succedersi degli inizi e dello
sviluppo della presenza di noi Oblati
di S. Giuseppe, figli di S. Giuseppe
Marello, al Santuario dello Sterpeto.
Egli mi dà l’occasione di manifestare
il mio personale affetto verso il Santuario,
a cui sono legati importanti
momenti della mia infanzia, adolescenza,
giovinezza e maturità. Negli
anni 1952-1953 da chierichetto sono
venuto diverse volte in gita-pellegrinaggio
allo Sterpeto dalla nostra
Parrocchia in Canosa di Puglia con
gli altri chierichetti e giovani di Azione
Cattolica guidati dal Vice-Parroco P.
Domenico Jacobellis. Ai primi di ottobre
1954, all’età di 11 anni, sollecitato
da P. Mario Crispoldi, sono entrato
nel Seminario dello Sterpeto, che era
stato aperto come esperimento l’anno
precedente. Ho avuto quindi la
grazia di essere accolto e guidato da
P. Giovanni Viola e da P. Mario Crispoldi.
Sono anche il primo sacerdote
Oblato proveniente dal Seminario
dello Sterpeto. Negli anni 1965-1968
durante l’estate ho collaborato come
assistente nel Seminario dello Sterpeto.
Sono diventato sacerdote il
19 marzo 1969, stessa data in cui il
Santuario è stato dichiarato Parrocchia.
Negli anni 1989-1997 ho avuto
la responsabilità del Santuario-Parrocchia come Rettore-Parroco.
Dall’ottobre 2006 sono tornato e vivo
in Santuario.
Questi riferimenti personali sono
anche segno di una conoscenza diretta
del luogo, dei fatti e delle persone.
Insieme sono soprattutto espressione
di gratitudine e di riconoscenza
verso lo Sterpeto e gli Oblati che vi si
sono succeduti.
Non è nostra intenzione, perché
non è possibile, presentare o solo
nominare qui tutti gli Oblati di S.
Giuseppe che per molto o poco tempo
sono vissuti e hanno lavorato in
Santuario (se ne contano oltre 90 e
di questi parecchi vi sono stati più
volte). Ad ognuno di loro, defunti e viventi,
vada la gratitudine nostra e dei
devoti della Madonna dello Sterpeto.
Ma non possiamo non ricordare
tre Oblati defunti, che, pur non
essendo stati né Rettori né Parroci,
hanno amato il Santuario in modo
particolare, dandovi gran parte della
loro vita.

A destra dell’Icona della Madonna il Servo di Dio don Raffaele Dimiccoli e a sinistra padre
Giovanni Viola, primo rettore giuseppino del Santuario
P. Mario Viola (22.09.1895-
28.07.1973), fratello di P. Giovanni
Viola. Nel decennio 1950 come Consigliere
Generale e poi come Vicario
Generale si adoperò in tutti i modi
per il Santuario. Volle che gli Oblati
venissero allo Sterpeto e vi aprissero
il Seminario o, come si diceva allora,
il “Carissimato”. Si impegnò a mandare
suo fratello P. Giovanni Viola e
P. Mario Crispoldi. Ogni anno veniva
frequentemente allo Sterpeto e vi
si fermava per alcuni giorni. Dal 10
gennaio 1962 al 26 ottobre 1971, a
69 anni, dopo un intenso e lungo lavoro
svolto per la Congregazione degli
Oblati, specie come reclutatore,
animatore e formatore di tante vocazioni
alla vita religiosa e al sacerdozio,
volle ritirarsi in Santuario. Qui si
prestò per la formazione dei seminaristi,
per il Santuario e per sostituire
gli Oblati delle Case vicine. Più volte
manifestò il desiderio di morire qui e
di esservi sepolto. Purtroppo ciò non
fu possibile perché negli ultimi due
anni (1971-1973), bisognoso di assistenza
continua, visse nella Casa
di Riposo “ Mons. Marello” in Asti ed è sepolto nella tomba degli Oblati al
Cimitero di Asti.
P. Mario Pascolo (29.03.1917-
11.08.2000), ancora oggi ricordato con grande affetto, devozione e gratitudine da noi
Oblati e da tanti giovani e adulti per il suo servizio
al Santuario, con l’accoglienza e le confessioni,
con la musica e il canto, con la cura del Mensile
del Santuario, con la pulizia e il decoro. È stato
una presenza sempre disponibile, costante ed
umile per molti anni, dal 7 ottobre 1962 al 15 settembre
1971 e dall’8 novembre 1979 fino alla morte
improvvisa. È sepolto nella Cappella del Capitolo
al Cimitero di Barletta.
Fr. Pasquale Riccitelli (05.03.1919-
05.04.2005), fedele sacrestano e collaboratore di
P. Giovanni Viola in tutti i servizi e lavori concreti.
Con P. Mario Crispoldi formò un binomio inscindibile
per la cura e lo sviluppo del Santuario. Rimase
qui per 28 anni (dal 1 marzo 1952 al 17 ottobre
1980) con un servizio umile e laborioso, da tutti
apprezzato. Poi i Superiori lo inviarono nella Comunità
di Riccia (CB), suo paese. Lì continuò il
suo lavoro di sacrestano, disponibile in tutto fino
alla morte. È sepolto nel Cimitero di Riccia.
Vogliamo presentare particolarmente il primo
trentennio (1952-1982) della presenza degli Oblati
di S. Giuseppe allo Sterpeto, per la sua importanza.
Per il trentennio seguente (1982-2011) saremo
volutamente concisi perché è storia recente, di cui
siamo stati e siamo parte. Ne lasciamo ad altri in
futuro l’esposizione documentata e la riflessione
appropriata.
Per il primo trentennio, pur grati a tutti gli Oblati
vissuti e impegnati in vario modo allo Sterpeto,
avremo come riferimento P. Giovanni Viola e a P.
Mario Crispoldi, primi protagonisti, possiamo dire
eroici, della presenza degli Oblati in Santuario.
Per un quadro sintetico sul Sessantennio che
ricordiamo e celebriamo, diamo ora l’elenco dei
Rettori e Parroci Oblati di S. Giuseppe nel Santuario
dello Sterpeto, dagli inizi ad oggi, con le
date del loro servizio.
P. Giovanni Viola (08 aprile 1952 – 20 dicembre
1957), 1° Rettore del Santuario.
Mario Crispoldi (20 dicembre 1957 – 10 settembre
1982), Rettore del Santuario e, dal 19 Marzo
1969, 1° Parroco.
Dopo P. Mario Crispoldi i Superiori decisero di
distinguere gli incarichi, con P. Giuseppe Spinelli (9 settembre 1982 – primi di settembre 1989) Rettore
del Santuario e P. Alfredo Melis (10 novembre
1982 – 09 settembre 1989) Parroco.
P. Ferdinando Pentrella (09 settembre 1989 – 01 settembre 1997), Rettore del Santuario e Parroco.
P. Gennaro Citera (dal 01 settembre 1997 ad
oggi), Rettore del Santuario e Parroco.
(Continua)
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