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IL BOLLETTINO - Sacerdoti del Signore... benedite il Signore

Pubblichiamo uno scritto di Don Ruggero Caputo che evidenzia il suo amore filiale per la Madonna
Barletta - Parrocchia di S. Giacomo: 15 agosto 1942
Sacerdote di Maria

Il buon Dio nella sua infinita misericordia ebbe il cattivo gusto (come dice P. Matteo) di rivolgere il suo sguardo di predilezione su questo ammasso di orribili peccati qual sono io eleggendomi allo stato Ecclesiastico. Intanto ebbi sempre questa profonda convinzione: che il Signore mi aveva accordata questa immensa grazia solo per mezzo di Maria. E questa convinzione l’ebbi sin dal primo istante che mi risolsi di farmi prete quindi non l’ho appresa dai libri; le circostanze stesse me la insinuarono, perché ebbi come si dice, il colpo di grazia a decidermi di farmi Prete in un mese di maggio. Il tirocinio della mia formazione è stato abbastanza scabroso e doloroso per la tarda età, per mancanza d’istruzione a 20 anni e soprattutto per mancanza di virtù e abbondanza di cattive abitudini contratte nella vita del mondo e soprattutto ancora per la rabbia del demonio che non ha lasciato nulla d’intentato per arrestarmi nella via gloriosa del Sacerdozio. Ora in questi anni di formazione ho sempre sentito vicino e continuo l’aiuto di Maria. Quante volte Maria mi è stata luce nelle tenebre, certezza nei dubbi, fortezza nelle debolezze. Una volta il demonio mi sferrò un ciclo di lotte orribili per farmi perdere la vocazione. Feci un pellegrinaggio al Santuario dello Sterpeto e il demonio fu vinto. In questi primi 5 anni di Sacerdozio la protezione di Maria non mi ha lasciato un instante; c’è stato anche qualche favore straordinario nell’esercizio del ministero, ricordo parecchie guarigioni che chiesi a Maria ed Ella me le diede come un segno della sua materna predilezione, mentre attorno si voleva soppiantare il povero Prete della Vergine Maria. Tutta insomma la storia della mia vocazione e del mio sacerdozio la si può intitolare: “Storia delle infinite misericordie di Maria, ma ahimé! Quante viltà da parte mia; i 15 mesi precedenti al 25 luglio 1937 li consacrai ai 15 misteri del SS. Rosario di Maria.
Ma questi primi 5 anni del mio Sacerdozio sono stati contrassegnati da certe grazie di Maria che solo in cielo mi sarà concesso di apprezzarle appieno quando seduto ai suoi piedi ci racconteremo le lagrime amare dell’esilio dove il mondo e il demonio s’accanirono contro il sacerdote di Maria.
Oh! Io canterò in eterno, o Maria, le tue materne misericordie.
Ma oramai è tempo che Maria diventi il centro del mio Sacerdozio, il perno, il fulcro propulsore, il sole vivificatore, la guida, la luce, l’ausilio potente, dopo Gesù il mio tutto e il mio unico amore.
Perciò a sigillo del primo quinquennio e di tutto il mio sacerdozio al cospetto della SS. Trinità, dei nove cori degli Angeli e di tutta la corte celeste io il più miserabile dei peccatori mi consacro e mi dichiaro per sempre Sacerdote di Maria.

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