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IL BOLLETTINO - Sacerdoti del Signore... benedite il Signore

In ricordo di…
mons. Vincenzo Frezza

Lo scorso 23 aprile è tornato alla Casa del Padre il sacerdote diocesano barlettano mons. Vincenzo Frezza. Per ricordarlo, riportiamo qui di seguito il suo testamento spirituale redatto il 26 luglio 1993.

A.M.D.G

Il mio testamento spirituale nel 58° anniversario della ordinazione sacerdotale conferitami da S.E. Mons. Giuseppe Maria Leo, Arcivescovo nella Chiesa Parrocchiale di S. Agostino in Barletta, dove, per grazia di Dio, fui battezzato il 30-10-1911. Con umiltà e profonda riconoscenza al buon Dio ritengo di poter dire dall’intimo del mio cuore: Credo… Resurgam! Credo fermamente in tutto quello che Dio ha rivelato e la Chiesa ci propone a credere. Credo in Dio Uno e Trino – nell’Unigenito Figlio di Dio Gesù Cristo, nato da Maria Vergine per opera dello Spirito Santo. Credo che Gesù Cristo ha patito, è stato crocifisso, è morto per la mia salvezza e il terzo giorno è risuscitato. Credo che la Madonna è la vera Madre di Gesù e anche la mia Mamma, che mi ha sempre guidato durante la mia vita seminaristica e durante gli anni del ministero sacerdotale.
Credo nella S. Chiesa Cattolica, che Gesù ha fondato sugli apostoli con a capo Pietro. Sono riconoscente ai Carissimi Superiori del Seminario Regionale di Molfetta per avermi educato all’amore vero e sincero verso il Papa e verso il Pastore della Diocesi, ai quali rinnovo cordialmente sentimenti di affetto e di amore sincero.
Ho sempre creduto e credo oggi maggiormente, dopo tanti anni di esperienza, nel mio Sacerdozio Regale e Ministeriale, dono preziosissimo del Signore, del quale non canterò mai abbastanza in eterno le sue lodi.
Sento viva riconoscenza per tutti coloro che mi sono stati vicini durante la mia vita: dai miei carissimi genitori Francesco e Anna, ai miei fratelli e sorelle, ai tanti laici che mi hanno edificato e fortificato nella fede sia nell’Azione Cattolica, sia nell’Unitalsi, sia durante l’esercizio del mio apostolato fra i malati.
Ricordo con tanto affetto i sommi Pontefici da me personalmente conosciuti e amati, da Pio XI a Papa Giovanni Paolo II. Non dimenticherò le figure di bontà e di saggezza da S.E. l’Arcivescovo Mons. Giuseppe Maria Leo a Mons. Carmelo Cassati.
Oh! La bella vita trascorsa nel Seminario di Bisceglie e di Molfetta. A Bisceglie: sentimenti di affetto e di riconoscenza a Mons. Cataldo Tota e a Mons. Luigi Doria – al pio prof. Can. Sarno Raffaele, che ha infuso in noi scolari di IV e V ginnasio grande amore verso S. Paolo, di cui al principio di ogni lezione ci leggeva qualcosa. Nel Seminario Regionale di Molfetta, per me oasi di pace e di gioiosa ascensione verso il sacerdozio. Come posso dimenticare il primo Rettore Mons. Giuseppe Nogara e il secondo Rettore Mons. Pietro Ossola e il P. Spirituale P. Ercole?
Non posso dimenticare tanti zelanti Confratelli nel Sacerdozio in Barletta: Mons. Raffaele Dimiccoli – Mons. Sabino Cassatella – Mons. Francesco Russo – Mons. Antonio Marano – il Prev. Mons. Giuseppe Balestrucci – Mons. Domenico Del-l’Aqui-la e tanti altri, che mi hanno preceduto vivendo pienamente il loro sacerdozio e per i quali avrò perenne riconoscenza presso il trono dell’Altissimo. E poi l’esempio di grande sacrifizio e di fedeltà alla Chie-sa del mio Parroco Can. Antonio Casardi.
Grazie, Signore Gesù, grazie per avermi mandato tante anime generose per illuminarmi e sostenermi nel conoscere e nel vivere il mio sacerdozio.
Grazie, Gesù, in particolare degli anni passati come Vice Parroco in S. Agostino all’esempio generoso del parroco D. Michele Dimiccoli e poi di Mons. Giuseppe Dimatteo. Che dire del mio impegno come Cappellano nell’ospedale civile? Quanto bene spirituale si può fare in quei luoghi di sofferenza!
Grazie, o Gesù Eucaristico, e a te, Mamma celeste, che siete stati per me luce, guida sicura e vita durante gli anni di seminario e, per vostra grazia, fino ad oggi.
Spero di chiudere la mia vita terrena nel vostro nome e in perfetta vostra compagnia.
Questa è la mia speranza e la mia gioia di cristiano e di sacerdote.
Credo, Domine, Resurgam. Amen.

Sac. D. Vincenzo Frezza

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