Voluto dal Rettore del Santuario e sovvenzionato
da famiglia che conserva l’anonimato, esso non solo abbellisce
la facciata e invita alla preghiera, ma lancia messaggi brevi e
incisivi spiegando al tempo stesso ciò che è raffigurato
nelle vetrate sottostanti. Eccone la lettura: 1° pannello della
vetrata (lato del campanile) Barletta sul mare con il campanile
di S. Maria che
svetta nel cielo azzurro, centro di attrazione e di devozione della
città, sorgente millenaria di vita spirituale. Barletta
però ha non solo la casa in città per Maria, ha anche
la casa di campagna dalla quale parte un messaggio forte, rassicurante:
Protegam Civitatem Istam “Proteggerò sempre questi
miei figli!”. E come possono i figli non gridare la loro
riconoscenza e dirLe con gioiosa fierezza: “Tu sei, o Maria,
la nostra fortezza”? Noi ci rifugiamo in Te con piena fiducia!
2° pannello: Cristo nostra speranza, àncora di salvezza
per l’umanità che in mezzo al mare della vita si lascia
afferrare e condurre in porto. In questa opera di salvezza la Chiesa
vede Maria come la più stretta collaboratrice di Gesù e
con fiducia la invoca: Salve, Regina, …speranza nostra, salve.
A Te ricorriamo… “segno di sicura speranza e di consolazione”.
3° pannello: parte centrale della vetrata. Il roveto che brucia
e non consuma oltre che essere segno della Eucaristia è simbolo
della perpetua verginità di Maria. Così preghiamo
nella festa della Madonna dello Sterpeto:
Dio Onnipotente,
che nel roveto ardente e non consumato
hai voluto mirabilmente preannunziare
l’intatta verginità di Maria,
madre del tuo Figlio,
per la fiducia che riponiamo
nella sua materna intercessione,
fa’ che nei nostri cuori
non si estingua mai
la fiamma del tuo amore.
Parte centrale del mosaico: l’immagine della Madonna, Regina
degli Apostoli sempre Vergine. Gli Apostoli sono rappresentati nella vetrata dalle 12 stelle
che fanno corona al roveto ardente. Mentre lo sguardo contempla ammirato, il
cuore compiaciuto può dire al Padre:
“Tu ci hai dato nella Chiesa nascente
un esempio mirabile di concordia e di orazione;
la Madre di Gesù, unita agli Apostoli
in preghiera unanime”.
4° pannello: una barca sul mare, la barca è figura della Chiesa. Ma
la Chiesa ha come Madre Maria e la invoca con fede, infatti “edotta dallo
Spirito Santo, con affetto di pietà filiale venera Maria come madre amantissima” (LG
53). Da sempre ha sperimentato come “con la sua materna carità Maria
si prende cura dei fratelli del Figlio suo” (LG 62).
5° pannello: oliveti e vigneti, ricchezza della campagna pugliese. Ma la
Puglia ha la ricchezza della fede e ripete volentieri a Maria: “Estirpa,
o Maria, estirpa il maledetto peccato conserva nelle nostre famiglie, la fede,
la tranquillità, la pace, l’amore. Benedici il nostro mare, le nostre
campagne, i nostri lavori e non ci abbandonare nell’ora della morte. Maria
Santissima dello Sterpeto, prega Gesù per noi”.
Il mosaico è stato realizzato e posto in opera dalla Ditta Luigi Zaccheria
di Foggia e da sua moglie Giusy, barlettana.
Alla descrizione spirituale segue quella artistica della Prof.ssa Angela
Deluca che ha accompagnato il lavoro dalle idee iniziali alla realizzazione
ultima.
Il mio grazie a loro e a quanti hanno ammirato e apprezzato il lavoro.
Padre
Gennaro Citera |