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IL BOLLETTINO - Il Segreto di Maria - Parte seconda

Missione di Maria nel piano della salvezza

CAPITOLO PRIMO

È un dono totale


28) Esso consiste nel dedicarsi interamente a Maria e per mezzo di lei a Gesù; e poi nel fare ogni cosa come Maria, in Maria, mediante Maria e per Maria. Mi spiego.

29) Dovrai scegliere una data importante, e in quel giorno farai il dono di te stesso. Ti consacrerai e ti impegnerai rinunciando ai tuoi interessi volontariamente, per amore e non per forza. Offrirai tutto te stesso senza eccezioni: corpo, anima, famiglia, casa, rendite, beni materiali e spirituali, come meriti, grazie, virtù e soddisfazioni. Come puoi notare, questa donazione a Gesù, mediante Maria, include la rinuncia a tutto ciò che una persona ha di più caro. Essa non è richiesta neppure dagli ordini o dalle congregazioni religiose. Si tratta di non disporre di sé, del valore spirituale delle proprie preghiere, offerte ai poveri, penitenze e riparazioni. Si riconosce invece alla Vergine santa la più ampia facoltà di disporre di tali valori, secondo la tua volontà, per la più grande gloria di Dio, che lei sola conosce perfettamente.

30) Tu metti a disposizione di Maria il valore delle tue buone opere, sia per soddisfare le pene dovute al peccato e sia per intercedere a favore di altri. Pronunciata la tua offerta non dico voto non potrai più disporre del bene compiuto. La Vergine santa può applicarne il valore a un anima del purgatorio per confortarla o liberarla, oppure a un povero peccatore per convertirlo.

31) Affidi così a Maria i tuoi meriti in rapporto alla grazia che santifica e alla gloria. Noi non possiamo volgerli a beneficio di altre persone: sono incomunicabili. Ma lei li custodisce, accresce e rende più preziosi.
Maria potrà invece applicare liberamente a chi vorrà il valore d’intercessione e riparazione delle tue preghiere e opere buone. Una volta pronunciato l’atto di completa disponibilità a lei, se desideri soccorrere un’anima del purgatorio, salvare un peccatore, aiutare un amico mediante preghiere e opere di carità e penitenza, lo chiederai umilmente a Maria. Accetterai la sua volontà, anche se non la conosci, convinto che Maria, scelta da Dio per comunicarci le sue grazie e i suoi doni, applicherà il valore delle tue azioni alla più grande gloria di lui.

32) Questa donazione a Maria è così impegnativa da potersi esprimere in termini di “schiavitù”. Notiamo però che esistono tre specie di schiavitù.
La prima è la schiavitù naturale per cui tutti gli uomini, buoni e cattivi, dipendono da Dio.
La seconda è la schiavitù forzata: demoni e dannati sono così sottomessi a Dio.
La terza è la schiavitù per amore e per libera scelta ed è quella che ci fa consacrare a Dio mediante Maria. È la realizzazione più perfetta del dono di sé al Dio creatore.

33) Osserva ancora quanta differenza passa tra un servo e uno schiavo. Il primo vuole essere retribuito per il suo lavoro, il secondo non lo può. Il primo può lasciare il padrone quando vuole e si impegna solo per un certo tempo. Il secondo, invece, non può abbandonarlo perché gli appartiene legalmente per sempre. Il servo non cede al padrone il diritto di vita e di morte, mentre lo schiavo si dona totalmente, al punto che il padrone può farlo morire senza sanzioni penali.
È chiaro che lo schiavo per costrizione è nella più stretta dipendenza possibile: quella che compete all’uomo unicamente nei confronti del suo Creatore. Perciò i cristiani, a differenza dei turchi e degli adoratori d’idoli, non ammettono una simile schiavitù tra gli uomini.

34) Beato, davvero beato l’uomo che, dopo aver scossa da sé con il battesimo la tirannica schiavitù del demonio, si consacra, come schiavo d’amore, a Gesù mediante Maria!

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